La nostra missione
“Missione” è il nome scelto dalla Famiglia Ecclesiale.
Esprime in maniera significativa ciò che si desidera essere.
Tutti i membri, ognuno secondo il proprio stato di vita, sono missionari aperti al mondo per evangelizzare e portare la Buona Novella a tutti.
La missione specifica della Famiglia Ecclesiale consiste nel rinnovamento pastorale, alla luce dell’ecclesiologia del Vaticano II, per la promozione della dimensione comunitaria, la valorizzazione ministeriale del laicato, l’impegno nel territorio.
Coerentemente con il carisma, tutti i membri della Famiglia Ecclesiale sono chiamati ad avviare processi di rinnovamento affinché la Chiesa sia sempre più vicina alla gente, nel suo habitat, nel quartiere, nel vicinato, per coglierne i bisogni, le ansie e le speranze, e costruire insieme una storia di liberazione e di salvezza integrale, a partire dagli ultimi e dai più poveri.
A partire da ciò l’impegno missionario si esplica attraverso:
• la formazione pastorale, culturale, umana;
•le missioni popolari;
• la produzione di strumenti per itinerari di evangelizzazione.
Nell’ambito della missione emerge inoltre, la necessità di mettere in pratica la caritas pastoralis sia attraverso progetti strutturati e sinergici con le risorse del territorio, sia con iniziative in difesa delle fragilità che derivano da iniquità ed ingiustizie.
La Famiglia Ecclesiale al suo interno ha dato vita a due Centri per l’evangelizzazione e la promozione umana: il Centro di Pastorale Missionaria e il Centro di Spiritualità pastorale.
Alla cura pastorale della Famiglia Ecclesiale sono attualmente affidate due parrocchie: la parrocchia Santuario Santa Maria in Ognina (CT) e la Parrocchia San Nicolò a Misterbianco (CT).
La missione "con" e "per" i giovani
1) HUB GIOVANI: Chiedo per un amico
Incontri per aiutare i giovani a:
• conoscere maggiormente se stessi per trovare un’unità che integri le diverse dimensioni dell’esistenza (mente, cuore, corpo) per vivere la vocazione all’amore e la pienezza della gioia;
• vivere momenti di silenzio, ascolto, confronto autentico all’interno del gruppo per scoprire la ricchezza di una vita che acquista un significato pieno nel confronto con se stessi, con l’altro e con Dio;
• mettersi in gioco in esperienze di volontariato per scoprire la gratuità del dono e la ricchezza del confronto con la diversità.
3) EDUCARSI PER EDUCARE
Tre schede la formazione degli operatori di pastorale giovanile finalizzate a:
• Aiutare gli educatori di pastorale giovanile a riflettere e cogliere la sfida dell’emergenza educativa delle nuove generazioni senza perdere mai di vista l’educazione e la formazione di se stessi a livello umano e spirituale.
• Sulla scia delle provocazioni proposte nel documento in preparazione al sinodo: I giovani , la fede e il discernimento vocazionale, riflettere sull’importanza di declinare gli atteggiamenti educativi in capacità di ascolto del giovane, di suscitare domande e riflessioni che interroghino profondamente il vissuto.
• Riflettere su come aiutare i giovani a ricercare criteri di fondo e valori che guidino le scelte, che orientino verso un discernimento e una ricerca di senso da dare alla propria esistenza. I tre verbi proposti dal suddetto documento possono guidare tre tappe di questo cammino di formazione. Essi sono: riconoscere, interpretare e scegliere.